Friuli Venezia Giulia: incentivi per l’industrializzazione dei risultati della ricerca


Sino all’8 Novembre 2016 è possibile presentare domanda di accesso ai contributi di Regione Friuli Venezia Giulia per l’industrializzazione dei risultati della ricerca. I contributi sono concessi entro 180 giorni dalla chiusura dei termini di presentazione delle domande con procedimento valutativo a graduatoria.

Con un budget di 5 milioni di Euro, lo scorso 15 Luglio è stato approvato dalla Giunta regionale il bando che disciplina le modalità di concessione di contributi a fondo perduto a favore di PMI e grandi imprese che abbiano concluso progetti di ricerca, sviluppo sperimentale e innovazione inerenti le aree di specializzazione S3 (Agroalimentare”, “Filiere produttive strategiche”, “Tecnologie marittime” e “Smart Health”) successivamente al 31 Dicembre 2013 finanziati ai sensi:

  • L.R. 47/1978 capo VII, articolo 21, comma 1, lett. a), b) e c);
  • L.R. 12/2002, art. 53 bis;
  • PAR-FSC 2007-2013 Attività linea d’azione 3.1.1 “Sviluppo e rafforzamento del tessuto produttivo regionale , industria artigianato e servizi”;
  • POR FESR 2007-2013 Attività 1.1.b “Sostegno ai progetti di ricerca industriale ad elevato impatto sistemico per il rafforzamento delle reti della ricerca e dell’innovazione”;
  • L.R. 3/2015 art. 32 “Misure di supporto al settore dell’elettrodomestico e della relativa filiera produttiva”.

Sono finanziabili i progetti relativi ai programmi di industrializzazione dei risultati della ricerca, dello sviluppo sperimentale e dell’innovazione, volti ad accompagnare i risultati dell’attività di ricerca e innovazione svolta quanto più possibile vicino al mercato e alla commercializzazione dei nuovi prodotti, al fine di capitalizzare al meglio la produzione di conoscenza, realizzati nelle sedi o unità operative localizzate nel territorio regionale.

Sono ammissibili all’agevolazione i costi relativi ad impianti specifici, macchinari e attrezzature, mezzi mobili, hardware e software, beni immateriali, opere edili e di impiantistica generale, progettazione e direzione lavori, spese di collaudo ed altre spese.
Per le grandi imprese sono finanziabili solo attrezzature e impianti che pur destinati da ultimo alla produzione, per la complessità delle tecnologie nuove per le imprese, necessitano di specifiche implementazioni e di preventiva sperimentazione per l’applicazione degli esiti dell’attività di ricerca/innovazione ai fini dell’effettiva produzione.
I beni devono essere acquistati nuovi di fabbrica, destinati alla nuova linea produttiva.

Sono considerate ammissibili a finanziamento le spese strettamente legate alla realizzazione dei progetti finanziabili sostenute dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, nel limite minimo di spesa pari a 30.000 Euro per le Piccole imprese, 100.000 Euro per le Medie imprese e 300.000 Euro per le Grandi imprese.

Le intensità di contributo sono variamente articolate in relazione al regime (di esenzione o de minimis) applicabile:
a) per le PMI, nel caso in cui l’impresa opti per il contributo in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014:
- 10% dei costi ammissibili per le medie imprese
- 20% dei costi ammissibili per le piccole imprese
b) 35% per le grandi imprese o le PMI, qualora queste ultime optino per il contributo “in regime de minimis”, ai sensi del Regolamento n.1407/2013.

Il limite massimo di contributo concedibile è pari a
- 500.000 Euro se in regime di esenzione,
- 200.000 Euro se in regime de minimis (100.000 Euro) in caso di impresa unica che opera nel trasporto di merci su strada per conto terzi.



Newsletter inviata il giorno 14/10/2016


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