Investimenti digitali? Sgravio fiscale complessivo del 60%


Il testo della legge di bilancio 2017 è in questi giorni in via di definizione, ma risulta ormai consolidata la configurazione dei principali incentivi per favorire la crescita e la competitività delle imprese. Tra questi, riveste importanza prioritaria il debutto dell’iperammortamento 250%, accanto alla proroga del superammortamento 140% introdotto con la Legge di Stabilità 2016.

L’inedito iperammortamento 250% consiste nella possibilità di applicare una maggiorazione del 150% del costo di taluni beni digitali o ad alto valore tecnologico, ai fini della deducibilità delle relative quote di ammortamento (c.d. iper-ammortamento), nel solco delle direttive fissate dal piano Industria 4.0 per spingere l’acceleratore della quarta rivoluzione industriale.

La misura sembra presentare già alcuni punti fermi. Innanzitutto, il paniere dei beni agevolabili. Vi è un’ampia gamma di macchine utensili ma anche sistemi per tracciare la qualità del prodotto, sistemi RFID, soluzioni intelligenti per l’utilizzo efficiente dei consumi energetici, macchine per la manifattura additiva, dispositivi indossabili, di realtà aumentata e virtual reality, software per la condivisione di dati tramite reti di sensori o per la modellazione 3D e la simulazione.
In via generale, si dovrebbe trattare di “beni digitali” finalizzati a favorire processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave “Industria 4.0”. Sono 47 le categorie interessate, afferenti a quattro grandi aree:

  • Automazione: beni strumentali «con funzionamento controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti»;
  • Qualità e ambiente: «sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità»;
  • Sistemi interattivi: «dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0»;
  • Software: «beni immateriali (software, sistemi e/o system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali Industria 4.0».

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, in occasione del seminario Assonime-Astrid sul digitale del 25 Ottobre, ha aperto anche agli investimenti effettuati dagli imprenditori per connettersi alla banda ultralarga.

L’iper ammortamento potrà essere fruito anche per investimenti in leasing.
Saranno agevolabili gli investimenti effettuati nel 2017 per beni consegnati entro il 30 Giugno 2018, per i quali sia corrisposto almeno il 20% di acconto entro il 2017.

L’agevolazione opera ai soli fini delle imposte sui redditi (aliquota IRES del 24%), traducendosi in un risparmio effettivo pari al 36% del costo (24% IRES del 150% di maggiorazione); aggiungendo il risparmio derivante dall’imputazione a bilancio, si giunge ad uno sgravio fiscale complessivo del 60% del costo, oltre al risparmio Irap sull’ammortamento ordinario.

L’ultima versione della bozza di Disegno di legge di Stabilità 2017 prevede che, per investimenti superiori a 500.000 Euro, l’accesso all’iperammortamento sia subordinato ad una perizia tecnica che certifichi le caratteristiche tecnologiche del bene in chiave “industria 4.0”. Alla luce della peculiarità della disciplina agevolativa, risulta ad ogni buon conto opportuna una perizia tecnica di un Ingenere abilitato anche per investimenti inferiori a 500.000 Euro.



Newsletter inviata il giorno 27/10/2016


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