Corte dei Conti: Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2017 - Analisi e commenti

Sono arrivate a valere, nel 2017, la cifra record di 54,7 miliardi di euro le compensazioni usate dai contribuenti tramite il ricorso a crediti d'imposta di vario genere, con crediti su imposte dirette e Iva a rappresentare la quota maggiore.

Le compensazioni di crediti d'imposta derivanti da agevolazioni, nel 2017, riguardano solo un 7,4% del totale, in aumento rispetto all'anno precedente del 44,9%, con un incremento molto più contenuto nel lungo periodo (2009 - 2017) pari al 23,2%.

La fotografia scattata dalla Corte dei Conti nell'annuale Relazione sul rendiconto dello Stato mostra un vero e proprio boom delle compensazioni d'imposta tramite F24, passate negli ultimi anni dal minimo di 23,4 miliardi nel 2011 al massimo di 54,7 nel 2017 (+ 134%).

Occorre però precisare che l'incidenza percentuale delle compensazioni per agevolazioni rispetto alle compensazioni totali, nel lungo periodo (2009 - 2017), è diminuita, infatti nel 2009 l'incidenza delle agevolazioni era del 10,3%, contro il 7,4% dell'anno scorso.

Considerato che, all'interno del quadro delle attuali agevolazioni fruibili in compensazione il credito d’imposta R&S riveste un ruolo preminente, il 2016 dovrebbe essere il primo anno in cui emergono in modo significativo gli effetti delle compensazioni derivanti da tale misura.

Raffrontando pertanto le agevolazioni nel periodo 2015-2017 si assiste ad un loro incremento dell'88%, mentre, in termini percentuali, la loro incidenza sul totale passa dal 4,6% al 7,4%.

Visto l'aumento delle intensità di aiuto del CIRS introdotto dalla Legge di stabilità 2017, lo sblocco delle risorse dedicate al credito d'imposta SUD derivante dalla possibilità di fruire dell'agevolazione prima dell’ottenimento dell'antimafia e l'introduzione di nuovi incentivi fiscali, è lecito attendersi un ulteriore incremento delle compensazioni per agevolazioni, pertanto, al fine di garantire il mantenimento di un set di strumenti agevolativi strutturali davvero utili a sostenere i piani d'investimento delle imprese nel medio-lungo termine, sarebbe auspicabile mettere in atto politiche coerenti in tal senso.

Dall'analisi dei dati della Relazione sul rendiconto dello Stato pare però emergere che, un significativo impatto sull'incremento delle compensazioni derivi dal “bonus 80 euro” introdotto nel 2014. Le compensazioni derivanti dal bonus 80 euro valgono infatti 8,46 miliardi di euro nel 2017, cioè il 15,4% del totale e valgono più del doppio delle compensazioni per agevolazioni nello stesso anno.

Anche la trasformazione delle imposte anticipate in crediti di imposta, introdotta dall'art. 2, commi da 55 a 59, del D.L. n. 225/2010, a partire dal 2011 ha contribuito ad incrementare il volume complessivo delle compensazioni, infatti, questo strumento vale il 9,1% delle compensazioni totali, pari a 5 miliardi di euro.

L'incremento delle compensazioni su imposte dirette registrato nel 2015 è invece da ricondurre al meccanismo introdotto dal D.lgs 175/2014 relativamente alle modalità di compensazione dei rimborsi da assistenza fiscale effettuati dai sostituti d'imposta: l'art. 15 della norma obbliga i sostituti d’imposta ad indicare, nel modello di versamento F24, il totale delle ritenute da versare e il totale delle compensazioni da operare a fronte dei rimborsi effettuati, mentre con la previgente normativa, veniva versato e indicato il saldo tra le due voci; la nuova modalità ha comportato un incremento dell'IRPEF versata e un incremento delle compensazioni dello stesso ammontare (8.902 milioni di euro).



Newsletter inviata il giorno 02/08/2018


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