Regione Emilia Romagna: Ricostruzione post-sisma. Circa 41 milioni di euro per la rivitalizzazione dei centri storici e il rilancio del settore produttivo nell'area del cratere

Saranno varati nei prossimi giorni tre bandi per la ricostruzione post-sisma. Saranno interessati 30 comuni nel modenese, bolognese, reggiano e ferrarese.

Tre bandi per uno stanziamento complessivo di 41 milioni destinati al rilancio dei centri storici e dell’economia nei territori colpiti dal sisma del 2012. A quasi sette anni dal terremoto, l’area del cratere è stata dimezzata e ora si accelera per rivitalizzare e ripopolare i Centri storici, oltre al sostegno alla nascita di nuove start up e alla ricerca e innovazione delle piccole e medie imprese.

Questo lo scopo dei bandi che, su proposta della Giunta regionale, saranno approvati con apposite ordinanze del commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini nei prossimi giorni e successivamente pubblicati sul sito internet della Regione (http://www.imprese.emilia-romagna.it).

Le maggiori risorse riguardano il bando per la rivitalizzazione dei centri storici pubblicato lo scorso 19 Febbraio. Per questa misura sono stati stanziati 35 milioni di contributi a favore non solo delle micro, piccole e medie imprese che vogliano tornare o iniziare a investire nei centri storici con attività commerciali, industriali e artigianato, ma anche dei liberi professionisti, in forma singola e aggregata, delle associazioni, di fondazioni ed enti no profit.

Gli interventi riguarderanno i 30 comuni che compongono l’area definita “cratere ristretto” (29 sono usciti a fine del 2018). 4 nel bolognese si tratta di Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto; 6 nel ferrarese Bondeno, Cento, Ferrara, Mirabello- Sant’Agostino, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda; 15 nel modenese Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera; 5 nel reggiano Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo.


Primo bando: insediamento di nuove attività

Il primo bando prevede l’insediamento di nuove attività in immobili localizzati in aree dei centri storici individuate dai Comuni ma anche la riqualificazione, ammodernamento e ampliamento delle attività esistenti ed è destinato a Pmi, liberi professionisti, associazioni, fondazioni, enti no profit che possono presentare domanda per un contributo pari al 70% della spesa ammessa, aumentata del 10% per imprese a presenza femminile e/o giovanile. L’importo massimo del contributo è di 150 mila euro. Una riserva di 5 milioni di euro sarà destinata ai comuni con più di 30 mila abitanti: 1,5 milioni ciascuno per Cento e Carpi e 2 milioni per Ferrara.

Per la presentazione delle domande sono previste tre finestre: la prima, a cui è attribuito un budget di 15 milioni di euro, sarà dal 12 marzo al 28 giugno 2019 (oppure al raggiungimento di 400 domande). La 2° finestra sarà dal 13 settembre al 29 novembre 2019, mentre la terza dal 15 gennaio al 29 maggio 2020.


Secondo bando: ricerca industriale e rilancio economico

Ci sono 4 milioni di euro per sostenere l’attività di ricerca industriale delle piccole e medie imprese e favorire il rilancio economico nei settori più colpiti dal sisma: biomedicale e industrie della salute, meccatronica e motoristica, agroalimentare, ceramica e costruzione Ict e prodotti multimediali, moda.

Nel bando si promuove l’avanzamento tecnologico dei prodotti e la diversificazione produttiva. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa al 50% per le attività di ricerca industriale e al 25% per quelle di sviluppo sperimentale, incrementabili rispettivamente al 60% e 35% nel caso in cui il beneficiario assuma a tempo indeterminato, nell’unità locale dove si svolge il progetto, almeno 1 ricercatore nel caso di micro o piccola impresa o 2 ricercatori nel caso di media impresa.

La dimensione minima dei progetti ammessi a finanziamento è di 100 mila euro e non deve essere superiore a 500 mila euro, per un contributo massimo di 200 mila euro. Le domande potranno essere presentate tra il 13 maggio e il 12 giugno 2019.


Terzo bando: sostegno a start up innovative

Altri 2 milioni di euro sono destinati all’avvio e al consolidamento di start up innovative per il rafforzamento dell’ecosistema locale e la diversificazione del sistema produttivo. Previsto un contributo fino al 60% della spesa ammessa, che può essere incrementato fino al 70% se si prevede un’assunzione entro la fine del progetto, oppure se la start up nasce da uno spin off universitario o, ancora, se l’impresa decida di collocarsi anche temporaneamente in una struttura a supporto dello sviluppo di rapporti di rete e di azioni di sistema.

Il contributo massimo non potrà superare i 100 mila euro nei progetti di avvio e i 200 mila euro in quelli di consolidamento. Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 aprile 2019.



Newsletter inviata il giorno 28/02/2019


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