Credito d'Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno: stanziate le risorse per le PMI

Con il decreto del 29 Luglio 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 Settembre 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha destinato alle PMI, che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del Credito di Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, 163 milioni di euro, di cui 123 milioni per Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e 40 milioni per Abruzzo, Molise e Sardegna. Tale dotazione potrà essere modificata o integrata fino a 306 milioni di euro.

Sono ammissibili i progetti riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi, attinenti a tutte le attività economiche eccetto quelle di cui alla sezione A della classificazione delle attività economiche Ateco 2007, il cui ammontare lordo complessivo è superiore a 500.000 euro e riconducibili agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
I progetti ritenuti ammissibili saranno sottoposti ad apposita istruttoria per valutare la coerenza e la qualità dell’investimento, a seguito della quale per ciascuna impresa sarà adottato un apposito provvedimento per l’utilizzo delle risorse.
Per ottenere la conferma del diritto al relativo utilizzo, le imprese dovranno presentare annualmente al Ministero dello Sviluppo Economico la dichiarazione delle spese sostenute, completa della documentazione che giustifica le stesse e ne attesta la conformità rispetto sia agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente sia a quanto dichiarato in sede di domanda di accesso.
Il Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero provvederà a definire, in un secondo momento, le modalità di presentazione di tale dichiarazione con uno specifico provvedimento.

Saranno disposti controlli e ispezioni al fine di verificare l’avvenuta realizzazione dei progetti e le condizioni per il mantenimento del beneficio ricevuto.

Si potrà fruire del Credito di Imposta mediante compensazione con il modello F24 entro il 31 Dicembre 2023.



Newsletter inviata il giorno 29/09/2016