Friuli Venezia Giulia: ultime settimane del bando che agevola gli investimenti tecnologici delle PMI


Sino alle ore 12.00 del 30 Novembre 2016 rimarrà aperto lo sportello friulano per gli investimenti tecnologici delle microimprese e delle Piccole e Medie Imprese (PMI). Regione Friuli Venezia Giulia ha infatti approvato lo scorso 7 Ottobre il Bando per l'accesso agli aiuti a fondo perduto da parte delle PMI per la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento tecnologico nel paradigma della fabbrica digitale 4.0.

Si tratta di un'azione dotata di un budget importante, 20 milioni di Euro, tanto che è la misura più sostanziosa del POR FESR 2014-2020.

Sono previste sovvenzioni a fondo perduto per progetti di investimento iniziale che, nell'ottica dall'aumento della competitività delle imprese e facendo leva sui mutamenti della tecnologia, portino alla creazione di nuovi stabilimenti, all'ampliamento delle capacità di uno stabilimento già esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere beni e servizi nuovi per l'azienda, al cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Sono ammesse a contributo le seguenti voci di spesa:

  1. macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica;
  2. hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’utilizzo dei beni di cui alla lettera a);
  3. servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a) e b), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente.

I progetti devono riguardare la realizzazione di:

  • sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche che governino una o più fasi del ciclo tecnologico (lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, magazzinaggio);
  • sistemi di automazione e robotica industriale, anche collaborativa, che, tramite l'interazione tra parti meccaniche e dispositivi elettronici, permettono il governo e il controllo di una o più fasi del ciclo produttivo;
  • sensoristica e attrezzature di controllo dei macchinari e degli impianti per la gestione e tracciabilità dei dati relativi alla produzione, anche a fini predittivi e per la manutenzione e la diagnostica avanzata;
  • apparecchiature elettroniche nonché sistemi e macchinari gestiti da apparecchiature elettroniche finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglior utilizzo delle risorse energetiche e/o al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori;
  • apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi tecnologicamente avanzati ed informatizzati;
  • hardware e software per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi suddetti non incorporati nelle apparecchiature e nei sistemi stessi.

Ulteriori interventi saranno oggetto di valutazione della loro natura tecnologica ed innovativa.

I limiti minimi di spesa fissati per l'ammissibilità della domanda sono differenti a seconda delle dimensioni aziendali:

  • 50.000 Euro nel caso di microimprese,
  • 75.000 Euro nel caso di piccola impresa,
  • 100.000 Euro nel caso di media impresa.

Le spese agevolabili potranno essere effettuate dal giorno successivo alla presentazione della domanda, il progetto dovrà essere concluso e rendicontato entro 12 mesi decorrenti dalla data di concessione dell’aiuto. Qualora gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento siano concessi a titolo “de minimis” sono considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 1° Marzo 2016, purché non costituiscano la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della domanda.

Le intensità dell'aiuto mutano a seconda della natura della spesa e del regime di aiuto entro il quale si collocano le rispettive istanze: l'aiuto può essere richiesto ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 (esenzione) o ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013 (de minimis) sino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile. Il limite massimo del contributo è pari a 500.000 Euro se l'aiuto è concesso in esenzione; 200.000 Euro se l'aiuto è concesso in regime de minimis.

Gli aiuti vengono erogati sulla base di un procedimento a graduatoria.



Newsletter inviata il giorno 10/11/2016


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