Nel 2017 superammortamento e iperammortamento per gli investimenti produttivi


Per rilanciare la crescita industriale tramite gli incentivi agli investimenti produttivi le parole chiave oggi sono due: superammortamento ed iperammortamento.

Per la Legge di Stabilità 2017 è al vaglio un doppio intervento da un miliardo e mezzo di Euro per rinnovare e potenziare il bonus sugli ammortamenti per beni strumentali nuovi:

  • la proroga dell’attuale superammortamento al 140%, che per un anno comporterebbe un costo per le casse dello Stato di circa 800 milioni;
  • e l’introduzione di una versione maggiorata del bonus ammortamenti, un “iperammortamento” al 200%, per beni strettamente funzionali alla trasformazione digitale della produzione delle imprese, da finanziare con circa 600-700 milioni.

La nuova Legge di Stabilità trae dunque spunto dal notevole successo del superammortamento.

Ispirato al modello francese della legge Macron, il super ammortamento introduce la possibilità di maggiorare del 40% il costo di acquisizione degli investimenti ai fini della determinazione degli ammortamenti e dei canoni di leasing deducibili dalle imposte sui redditi. La maggior quota di ammortamento (che verrà dedotta nel modello Unico) vale solo per le imposte sui redditi (IRES e IRPEF) e non per l’IRAP.
Lo sgravio ad oggi si applica sugli investimenti realizzati tra il 15 Ottobre 2015 ed il 31 Dicembre 2016.
Sono oggetto di agevolazione gli acquisti di beni in proprietà, anche realizzati in economia o mediante appalto. Sono ammessi al beneficio anche gli acquisti in leasing e lo sgravio è spendibile per la quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, depurati degli interessi.

L’agevolazione riguarda tutti i beni materiali strumentali nuovi, con esclusione di:

  • beni materiali strumentali per i quali il decreto delle Finanze del 1988 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%;
  • fabbricati e costruzioni;
  • beni legati a grandi infrastrutture come, ad esempio, le condutture utilizzate dalle industrie manifatturiere alimentari per l’imbottigliamento delle acque minerali, le condutture delle reti urbane per la produzione e distribuzione di gas naturale o quelle degli stabilimenti balneari e termali;
  • materiale rotabile, ferroviario e tramviario. In questo ultimo caso le motrici fanno eccezione e potranno beneficiare del bonus;
  • aereo completo di equipaggiamento.

La fruibilità del contributo decorre dal periodo nel quale il bene è entrato in funzione, anche se successivo al termine del periodo di agevolabilità (31 Dicembre 2016).

La proroga risulta in questi giorni uno degli interventi più probabili della prossima legge di Bilancio.

Maggiori riflessioni dovranno essere indirizzate invece all’“iperammortamento” al 200% per il digitale, misura tuttora da articolare compiutamente, anche nell’ambito del perimetro di Industria 4.0.



Newsletter inviata il giorno 01/09/2016


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