Arrivano i voucher per la digitalizzazione delle PMI


Con il decreto “Destinazione Italia” del 2013 è stato previsto un contributo in forma di voucher per ammodernare l’infrastruttura informatica delle micro, piccole e medie imprese italiane. In questi anni l’incentivo è tuttavia rimasto al palo a causa delle criticità insite nel reperimento delle necessarie risorse finanziarie. Proprio in questi giorni la misura è finalmente entrata nel vivo.

L’incentivo è finalizzato a sostenere l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano:

  1. il miglioramento dell'efficienza aziendale;
  2. la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, tale da favorire l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro;
  3. lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
  4. la connettività a banda larga e ultralarga;
  5. il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l'acquisto e l'attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l'accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili;
  6. la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.

La misura incentivante prevede l’agevolabilità di servizi e soluzioni informatiche acquisiti successivamente all'assegnazione del voucher. Il beneficio, concesso a titolo di de minimis, si attesta nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili e comunque per un importo non superiore a 10.000 Euro per ciascun soggetto beneficiario.

Il decreto 7 Luglio 2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 Ottobre 2016 ha assegnato alle Regioni del Mezzogiorno 32.543.679 euro, a valere sul PON Imprese e competitivita” 2014/2020. Le risorse saranno ripartite tra le Regioni "meno sviluppate" (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) e "in transizione" (Abruzzo, Molise, Sardegna) in base al numero di imprese registrate per ciascuna Regione.
Per le restanti Regioni si dovrà attendere apposita delibera CIPE che definirà il valore complessivo del budget e le modalità di ripartizione.

L’apertura dei termini per la presentazione delle domande è subordinata all’adozione di apposito decreto.



Newsletter inviata il giorno 27/10/2016


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