Nel 2014 sono migliorati i conti delle imprese italiane


Il nostro sistema economico vede la luce in fondo al tunnel. Dopo anni di crisi durissima, infatti, l'Osservatorio Cerved sui bilanci 2014, sebbene il trend delle vendite resti ancora fragile – i ricavi sono aumentati solo dell'1% sul 2013 – ha registrato un aumento della produttività (più consistente per le PMI) e degli indici di sostenibilità finanziaria delle società italiane.

Nel 2014 sono state 25 su 100 le società che hanno chiuso l'anno con il bilancio in rosso (-27,7% rispetto all'anno precedente). È cresciuta anche la redditività netta, nonostante il gap con gli anni precedenti alla crisi rimanga significativo: il rapporto tra l'utile d'esercizio e il patrimonio netto (ROE) si è attestato al 6,5%, in crescita sul 2013 (5,7%), sebbene l'asticella si sia fermata ben sotto il 10,4% del 2007.

Le imprese analizzate dal Cerved sono riuscite a contenere i costi esterni (acquisto di materie prime e di servizi) e il costo del lavoro, con un conseguente effetto positivo sul valore aggiunto, cresciuto del 2,7% rispetto al 2013, e sulla produttività che, misurata in termini di valore aggiunto prodotto ogni 100 euro di spese sostenute per il personale, è passata dal 147,5% del 2013 al 149,2% del 2014.

Nel corso del 2014 è proseguita la contrazione dei debiti finanziari, con una diminuzione del 4,5% rispetto ai livelli del 2013. Gli imprenditori sono così stati in grado di far maggiore ricorso ai mezzi propri per finanziare le proprie aziende: il capitale netto è cresciuto del 4,2% rispetto al 2013 portando l'incremento complessivo rispetto ai livelli pre-crisi a un +51,3%.

A completare il quadro positivo del 2014, il miglioramento del rapporto tra oneri finanziari e MOL (soprattutto tra le PMI e le grandi società si è registrata una diminuzione del numero di società per cui gli oneri finanziari erodono più della metà del MOL) e la riduzione del peso dei debiti finanziari sul capitale netto.

Non tutti i settori, però, hanno beneficiato di questi primi segnali di ripresa. Per l'edilizia, infatti, è ancora profondo rosso. Nelle costruzioni le vendite hanno continuato a diminuire e il fatturato si è ridotto rispetto al 2013 (-1,6%), la produttività ha continuato a contrarsi (passando dal 141,3% del 2013 al 140,9% del 2014), si è mantenuta scarsa la solidità finanziaria (per il 26,8% delle società edili gli oneri finanziari erodono più della metà del MOL).


Newsletter inviata il giorno 23/07/2015


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