Investimenti pubblicitari 2017: pronto il decreto attuativo


Sembra avviarsi verso la conclusione la procedura che regola l’accesso all’incentivo sugli investimenti pubblicitari previsto dall’articolo 57-bis del decreto legge 24 Aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 Giugno 2017, n. 96.

Secondo le anticipazioni, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Economia e la presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbero firmato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri atteso ormai dall’Ottobre 2017, che stabilisce i termini e le modalità di attuazione del credito d'imposta e individuerà gli investimenti ammissibili all'agevolazione, i casi di esclusione, le procedure di concessione e di utilizzo e la documentazione richiesta.

Si tratta di un’ambita agevolazione di natura fiscale, nella forma del credito d’imposta, sugli investimenti pubblicitari incrementali programmati ed effettuati sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche on-line) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale, a favore di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali.

Sembra confermato il valore degli stanziamenti: per gli investimenti 2017 dovrebbe essere previsto un budget di 20 milioni di euro per gli investimenti sulla stampa.

In relazione agli investimenti 2018, sono dedicati alla misura 42,5 milioni di euro, di cui:

  • 30 milioni per gli investimenti sulla stampa;
  • 12,5 milioni per gli investimenti da effettuare nel 2018 sulle emittenti radio-televisive.

Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su:

  • giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, anche on-line,
  • emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali,

il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.

Ai fini della prima applicazione del bonus per l’anno 2017, l’incentivo è riconosciuto esclusivamente sugli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, nazionale e locale, anche online, effettuati dal 24 Giugno 2017 al 31 Dicembre 2017, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti pubblicitari effettuati nel corrispondente periodo dell’anno 2016. L’applicazione dell’incentivo nel 2017 è pertanto parziale, perché non riguarda gli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

A decorrere dall'anno 2018, l’agevolazione è riconosciuta sugli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica nazionale e locale, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell'1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente. Il parametro storico di riferimento deve essere considerato in relazione al costo complessivo degli investimenti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente; per “media analoghi” si intendono la stampa, da una parte, e le emittenti radio-televisive dall’altra, non il singolo giornale o la singola emittente.

Ai soggetti beneficiari potrà essere attribuito un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, Pmi e startup innovative. Quest’ultimo caso è però è subordinato all’esito della notifica che, a provvedimento ultimato, sarà inviata a Bruxelles.

Il credito sarebbe concesso per l’acquisto di spazi pubblicitari, al netto quindi di tutte le altre spese accessorie (agenzie, creativi, costi di intermediazione). Altresì sembra confermata l’esclusione delle spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari; ad esempio: televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.

Infine, per quanto riguarda il complesso delle risorse, secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore, è fissato un tetto massimo individuale nel caso in cui i crediti richiesti superino l'ammontare delle risorse stanziate. Il limite è del 5% sul totale quando si tratta di investimenti su stampa e online e del 2% in caso di investimenti effettuati su radio e tv.



Newsletter inviata il giorno 21/05/2018


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