Campania: fondi FESR per l’incremento dell’attività d’innovazione delle imprese


Regione Campania sostiene le imprese nella realizzazione di studi di fattibilità (fase 1) e progetti di trasferimento tecnologico (fase 2) coerenti con la RIS3 (Research & innovation smart specialization strategy), strategia che individua aree di specializzazione intelligente in alcune filiere tecnologiche regionali1. Rispettivamente a disposizione 5 e 40 milioni per le due fasi, di cui 10 prioritariamente riservati a progetti Fase 2 di R&S in campo aerospaziale, che vi avranno accesso preferenziale. Un trattamento preferenziale avranno inoltre i progetti in possesso di “Seal of excellence” dello SME INSTRUMENT.

Soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese (MPMI) esistenti alla data di domanda, in forma singola per la Fase 1 e singola o associata per la Fase 2. In quest’ultimo caso, le imprese e gli eventuali organismi di ricerca (OdR) devono formalizzare, anche successivamente alla domanda, un accordo associativo che individui il capofila, le competenze e altri aspetti quali la rappresentanza e gli accordi di proprietà. I proponenti dovranno possedere una sede operativa in Campania iscritta alla CCIAA alla data della richiesta del primo pagamento.

L’innovazione tecnologica è sostenuta attraverso l’aiuto a due tipi d’attività:
Fase 1: studi preliminari di fattibilità di idee innovative, difendibilità intellettuale e potenziale commerciale.
Fase 2: progetti di sviluppo precompetitivo e trasferimento tecnologico (ossia ricerca industriale e sviluppo sperimentale).
Gli studi di fattibilità devono riguardare, con riferimento alle filiere tecnologiche RIS3, attività di: proprietà intellettuale, ricerca partner, progettazione tecnica, valutazione del rischio, analisi di fattibilità tecnica ed economico/finanziaria, business planning, verifica di applicazioni pilota e proof of concept.
I progetti di trasferimento tecnologico devono anch’essi riguardare i settori RIS3, anche con riferimento alle industrie tradizionali e ai mercati emergenti. Per essere ammissibili, in questi progetti deve ricorrere almeno una delle seguenti condizioni:

  • Almeno un’impresa che collabora, o partecipa singolarmente, deve aver effettuato R&S nei 3 anni precedenti sulle tematiche che si intendono sviluppare, e mettere a disposizione la tecnologia di partenza;
  • Almeno un’impresa che collabora, o partecipa singolarmente, deve, anche tramite acquisto di proprietà intellettuale di terzi, aver depositato domanda di brevetto per un’invenzione sulle tematiche che si intendono sviluppare, e aver ottenuto dall’EPO rapporto di ricerca non negativo;
  • Almeno un’impresa che collabora, o partecipa singolarmente, deve aver sostenuto, in almeno uno dei 3 esercizi precedenti la domanda, spese di R&S sulle tematiche che si intendono sviluppare per un importo pari ad almeno il 2% dei costi del personale, e ciò risultare dalla nota integrativa al bilancio;
  • Almeno un’impresa deve aver positivamente concluso, con valutazione positiva degli output, uno studio di fattibilità finanziato da H2020.

Le attività di sviluppo sperimentale devono generare almeno il 60% dei costi complessivi previsti nel progetto.

Le attività finanziate devono essere implementate presso unità locali ubicate in Campania.

Le spese ammissibili sono cosi definite:

Fase 1 - spese non inferiori a 50.000 € e non superiori a 120.000 €:

  • Spese di personale secondo costo orario standard (decreto MIUR-MISE 116/2018);
  • Costi dei servizi di consulenza e servizi equivalenti esclusivamente per attività di ricerca.

Fase 2: spese non inferiori a 500.000 € e non superiori a 2.000.000 €:

  • Spese di personale come sopra;
  • Costi per strumentazione e attrezzature nella misura in cui sono impiegate sul progetto;
  • Costi della ricerca contrattuale, brevetti e competenze tecniche acquistati sul mercato, e costi di servizi di consulenza ed equivalenti impiegati per l’attività di ricerca;
  • Spese generali pari al 15% del totale delle spese del personale;
  • Altri costi d’esercizio: materiali anche di consumo, forniture e prodotti analoghi impiegati per l’attività di ricerca.

Le imprese in possesso di “Seal of excellence” con spese previste superiori, devono impegnarsi a completare il progetto a proprie spese.

L’agevolazione, che non è cumulabile con altri aiuti di stato, anche a titolo de minimis per le stesse spese ammissibili, è concesso come contributo in conto capitale nelle seguenti intensità per ciascun beneficiario:

Fase 1: 60% dei costi ammissibili per le medie imprese, 70% per le piccole.

Fase 2: per la ricerca industriale, il 60% dei costi ammissibili per le medie imprese e il 70% per le piccole; per lo sviluppo sperimentale, il 35% dei costi ammissibili per le medie imprese e il 45% per le piccole.

L’intensità d’aiuto per la Fase 2 è elevabile di 15 punti percentuali, fino ad un massimo pari all’80% dei costi ammissibili, se è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

  1. Il progetto prevede a) la collaborazione tra imprese di cui almeno una e una MPMI e non prevede che una singola impresa sostenga più del 70% dei costi ammissibili o b) prevede la collaborazione tra un’impresa e uno o più OdR, dove questi ultimi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili con diritto a pubblicare la propria ricerca.
  2. I risultati del progetto sono ampiamente diffusi.

Le spese degli OdR che non svolgono attività economica prevalente, sono finanziabili al 100%.
L’erogazione dell’aiuto avviene dietro richiesta del proponente sulla base di un massimo di 4 tranche di cui una a saldo. La prima erogazione può avvenire a titolo di anticipazione fino al 40%.

Le domande, previo pagamento dell’imposta di bollo, devono essere presentate via PEC a partire dalle 12.00 del 45° giorno dalla pubblicazione del bando sul B.U. della Regione Campania, avvenuto il 21 Maggio 2018.

La valutazione delle domande è effettuata tramite “sportello valutativo”, sulla base dei criteri di valutazione e punteggi riportati sul bando.
Per entrambe le fasi, le imprese che hanno superato la Fase 1 o 2 dello SME INSTRUMENT in ambito H2020, ottenendo un “Seal of excellence”, sono automaticamente finanziate se in regola con la verifica amministrativo/formale.

Le attività dovranno essere realizzate entro 6 mesi dalla data di notifica della concessione per i progetti della Fase 1, ed entro 18 mesi per i progetti della Fase 2 (avendo questi durata non inferiore a 6 mesi). Gli stessi termini valgono anche per l’effettuazione dei pagamenti relativi. Entro 2 mesi dalla fine del progetto deve essere trasmessa la rendicontazione.



1Aerospazio, trasporti di superficie e logistica avanzata, biotecnologie, salute dell’uomo e agroalimentare, beni culturali, turismo e edilizia sostenibile, energia e ambiente, materiali avanzati e nanotecnologie, industrie tradizionali (es. sistema moda), mercati emergenti (blue economy, bio economy, manifattura 4.0, industrie creative)




Newsletter inviata il giorno 07/06/2018


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