Il bonus investimenti nel Mezzogiorno è alla svolta


Il Credito d’Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, istituito nel 2016, è operativo fino al 2019 per progetti imprenditoriali di investimento iniziale in macchinari, impianti e attrezzature varie strumentali e nuovi destinati a strutture produttive situate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia ed in alcune zone delle regioni Molise, Sardegna e Abruzzo. L’agevolazione spetta per l’acquisto dei beni da terzi, anche mediante contratti di locazione finanziaria, nonché per la realizzazione degli stessi in economia o mediante contratto di appalto.

Possono fruire del bonus tutti i soggetti titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta e dalla dimensione, che effettuano nuovi investimenti. La disciplina prevede espressamente alcune preclusioni soggettive, in relazione al settore di attività (industria siderurgica, industria carbonifera, costruzione navale, fibre sintetiche, trasporti e delle attinenti infrastrutture, produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, finanziario, creditizio, ed assicurativo).

La disciplina della misura è attualmente in fase evolutiva.

Se con decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del 4 Gennaio 2017 sono stati definiti le modalità e termini di utilizzo delle risorse PON IC per la fruizione del Credito d’Imposta acquisto beni strumentali Mezzogiorno, ulteriori e più incisive indicazioni sono attese nell’ambito del Decreto per il Sud, che è in discussione in Parlamento.

La vigente disciplina dello strumento incentivante non ha infatti riscosso l'atteso successo: l’utilizzo da parte delle imprese nel 2016 è stato inferiore alle attese, intorno al 20% delle risorse (pari a 617 milioni di euro per anno); il governo intende pertanto rilanciare la misura attraverso il perfezionamento della relativa disciplina, al fine di incrementare l’appeal presso il tessuto imprenditoriale. E’ previsto un potenziamento della portata incentivante dello strumento. Cumulabilità con altre misure di sostegno, calcolo dell’agevolazione e intensità dell’aiuto sono i tre elementi che potrebbero cambiare.

Nell’attuale formulazione, l’agevolazione, in regime di esenzione, è variamente declinata in relazione alla dimensione dell’impresa beneficiaria:

  • 20% per le PICCOLE imprese fino ad un investimento massimo di 1,5 milioni per progetto di investimento;
  • 15% per le MEDIE imprese fino ad un investimento massimo di 5 milioni per progetto di investimento;
  • 10% per le GRANDI imprese fino ad un investimento massimo di 15 milioni per progetto di investimento.

Il Credito di Imposta è determinato con riferimento agli investimenti agevolabili effettuati tra il 1° Gennaio 2016 e il 31 Dicembre 2019, per la parte del rispettivo costo complessivo eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d’imposta, attinenti alle medesime categorie dei beni d’investimento della stessa struttura produttiva, ad esclusione degli ammortamenti dei beni che formano oggetto dell’investimento agevolato.

Le imprese interessate ad accedere al Credito d’Imposta devono presentare, a partire dal 30 Giugno 2016 e sino al 31 Dicembre 2019, apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica tramite i servizi online Fisconline o Entratel, direttamente o attraverso gli intermediari incaricati.



Newsletter inviata il giorno 26/01/2017


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